passato,presante,futuro,biliardino per regione " marche"

se qualcuno per ogni regione potesse raccontarsi del biliardino in questo forum la cosa diventerebbe veramente interessante ed aggregativa
Io inizio dalle MARCHE e precisamente da senigallia che ha dato i natali a grandi appassionati di biliardino
tutti i soprannomi,cognomi,nomi e riferimenti sono esclusivamente di apprezzamento verso le persone citate
a mia memoria nelle nostre zone si iniziarono le prime gare verso il 1966 tutto comunque partiva qualche anno prima nei oratori quando si andava a dottrina il gioco era con palla al centro senza ganci
le prime gare metodiche ivernali si svolgevano in una sala giochi di Trodica di Morrovalle poi la classica annuale in primavera si svolgeva a
Serralta dove si prendevano contatti con gli Umbri e i Piceni nel frattempo in inverno noi senigalliesi ci spostavamo al bar dello sport di foligno
dove incrociavamo le stecche con Juliano Sergio e De Luca di napoli Petesse e Molino delle zone di colfiorito e tanti altri li le sfide si protraevano fino ad alba inoltrata comunque con Juliano non vinceva mai nessuno.
Nel frattempo correva voce che anche in romagna si giocava per l'appunto la nostra prima uscita fù a Massa Lombarda dove furono allacciati contatti con gicatori di bologna imola cesena e lì conoscemmo " lo spondone" tiro brevettato da Romagnoli di imola
per primi i cesenati capirono che bisognava creare delle categorie e dei regolamenti possibilmente al volo si appoggiarono alla UISP e misero in piedi dei veri campionati a squadre con serie A,B,C che ancora oggi vanno alla grande
il gioco è tuttora al volo e quindi accessibile a tutti
nel frattempo la ficb fece i primi passi anche nelle marche presso una sala giochi di Civitanova Marche gestita da Moreschini grande appassionato di biliardino e li avemmo l'onore di conoscere Ragona grande gicatore e organizzatore a quel punto sembrava che il biliardino dovesse veramente fare il grande salto il tutto supportato dai biliardini roberto sport veramente eccezionali
partecipammo ai tornei di torino con i nostri portabandiera Daniel ed altri di Ascoli ma ci si accorse subito che il gioco a palleggiare era esclusivamente riservato a massimo dieci coppie in italia; per cui continuammo a preferire le zone di cesena dove comunque si gioca al volo
con molta soddisfazione notammo che anche la FICB inseriva il regolamento al volo
( un gioco per diventare grande deve avere un unico regolamento che parta dalla base cioè dai giocatori )
nel frattempo noi senigalliesi si sconfinava anche in umbria ( terni,foligno )dove il gioco era prevalentemente a palleggiare.
Cornedo Vicentino strano regolamento al volo
comunque io e Pino a S.Maria degli Angeli vincemmo una gara a 64 coppie effettive in finale con Pastorelli e ?
questo è il passato; nel presente non abbiamo mai smesso di giocare abbiamo anche avuto per 4 anni le campionesse italiane master femminile UISP.
per il futuro a settembre iniziano tornei a tre Tocchi
e se ci mettiamo tutti a dire la nostra vedremo che questo giro è quello buono SI PARTE!!!!!!!

molto interessante...
Qualche domanda ma chi sono De Luca e Petesse?Di dove sono?erano bravi?
Poi un altra domanda Molino,Juliano,Di Napoli ecc. conoscevano lo spondone?
Chi era il migliore in quell periodo?Ho sentito parlare anche di altri giocatori Urbano,il Cinese in Abruzzo ecc..

secondo il mio parere Juliano Sergio e Di Napoli Mario conosciuti ad una gara nazionale organizzata a senigallia nel 1984 e ritrovati a giocare nelle stagioni 86 87 e 88 al bar dello sport di foligno sono stati in assoluto i piu forti giocatori di biliardino fino ad ora da me conosciuti il tiro proibito di Juliano era nel passare la palla col portiere al difensore dal centro della porta al centro della difesa con tiro al volo a schiacciare idifferentemente sulla sponda destra o sinistra a seconda di come schiacciava la mediana avversaria con mille varianti; non ho più visto niente di simile neanche per mano di lui stesso ritrovato a forte dei marmi dopo 20 anni al torneo a squadre dove giocava per la campania.
Comunque Petesse era di foligno e anche Molino era di foligno e frequentava anche un Molino di napoli con De Luca anche lui di napoli. (niente a che vedere con il Molino di oggi che tutti conosciamo)
Per quanto riguarda lo spondone é cosa vista in romagna che ora tutti copiano ma come Romagnoli di imola non lo fa nessuno
A Monte Silvano bazzicava il gruppo del Cinese forse delle zone di pescara ( per intenderci parliamo di " VITA AL NEON" racconto scritto dagli amici di pescara dove si parla del Cinese che ai suoi tempi era sicuramente tra i primi 10 in italia.
Bel racconto VITA AL NEON, senza modestia dalle cose viste noi di senigallia potremo scrivere tre vite al neon

Molto gentile,grazie per aver raccontato un pezzo di storia del calciobalilla,è sempre interessante ascoltare l' esperienze e i ricordi di qualsiasi giocatore.

Ciao Roberto!!! Ho visto che hai parlato di Petesse e di Molino di foligno...mi ha raccontato (e ancora mi racconta) di questi 2 grandi giocatori del passato Alessio Casubaldo, che è delle mie parti...io sono di S.Maria degli Angeli e molto probabilmente ci siamo anche incontrati ad uno dei grandi tornei che sono stati organizzati in passato al Bar Rocchi...
Per quanto riguarda l'Umbria ti posso dire che in questi ultimi anni si è ripreso a giocare grazie alla FIBI che ha organizzato il campionato provinciale proprio in questi ultimi 2 anni (il secondo partirà proprio ad Ottobre di quest'anno). Mi ha raccontato Alessio Casubaldo che una quindicina di anni fa si giocava tantissimo, venivano organizzati in continuazione mega tornei da 128 coppie dove partecipavano i sopra citati Pastorelli, Petesse, Molino e anche Juliano...Anche Alessio mi ha detto che i suoi tiri di sponda erano micidiali..ma purtroppo nn ho avuto modo di vederlo giocare al tradizionale...l'ho potuto ammirare sono in un torneo al volo dello scorso anno proprio a S.Maria, dove ha giocato in coppia con Mario Di Napoli..
Sarebbe veramente bello un giorno riveder giocare tutti questi mostri sacri insieme, chissà, forse un giorno...
Cmq ho letto anche Vita Al Neon, veramente un bel racconto, consiglio di leggerlo a tutti gli appassionati di biliardino!!!

Roberto mi potresti spiegare in dettaglio il tiro di Juliano? Precisamente veniva eseguito a mano chiusa o aperta? E' simile a uno spondone? Utilizzava qualche finta dato che hai parlato di mille varianti? Ho provato ad eseguirlo a mano chiusa ma non ho capito se devo alzare di molto il difensore nel caricamento (se impugno a martello non riesco a caricare e alzare tanto il difensore,quindi ho meno angolo ma molta potenza,se invece cambio impugnatura riesco a caricare e angolare ma perdo in potenza) inoltre la pallina deve essere colpita molto indietro o più avanti del tiro a mano aperta? purtroppo non ho un video sul quale basarmi,ma da quello che racconti sembra un tiro che una volta imparato sia molto efficace e semplice da eseguire.